Inoltre nel mio lavoro capita di aver a che fare con programmi un pochino datati che non funzionano sui recenti Sistemi Operativi.
Ecco che, allora, ci vengono in soccorso le Macchine Virtuali, dette anche VM.
Questi ambienti permettono di virtualizzare un qualsiasi Sistema Operativo, perfetto per potersi sbizzarrire installando e rimuovendo qualunque tipo di programma.
Esistono molte software house che trattano gli ambienti virtuali, prima fra tutte Vmware , che, tra i vari prodotti, offre soluzioni professionali per la virtualizzazione dei Server.
Leader tra i software Open Source è sicuramente l'ottimo VirtualBox. Vediamo come creare una macchina virtuale con questa piattaforma.
Una volta scaricato il programma iniziamo l'installazione. Dal menu in alto a sinistra selezioniamo Nuova.
Scegliamo un nome per la VM e indichiamo quale SO andremo ad installare.
Proseguiamo scegliendo quanta memoria ram dedicare alla macchina e clicchiamo su Avanti.
A questo punto dobbiamo creare il disco fisso virtuale per la nostra VM. VirtualBox propone due tipi di archiviazione:
- Ad espansione dinamica
- A dimensione fissa
Nel primo caso, una volta stabilita la dimensione massima del disco, il file di archiviazione del disco partirà da una dimensione ridotta, che crescerà in base alla richiesta di spazio da parte del SO virtuale.
Nell'archiviazione fissa, invece, il file avrà già da subito una dimensione molto vicina al valore scelto. Io personalmente consiglio di scegliere L'archiviazione ad espansione dinamica.
Detto questo proseguiamo scegliendo il percorso di archiviazione del disco virtuale e la dimensione che vogliamo dargli (da un minimo di 4 MB ad un massimo di 2 TB).
La struttura di base è pronta. Selezionando, dal menu di sinistra, la nuova VM e cliccando sul pulsante Impostazioni potremmo accedere a ad un nuovo menu da cui possiamo settare diversi parametri.
Generalmente la VM non richiede altre impostazioni, ma in questi menu è possibile modificare, ad esempio, la memoria ram che si vuole fornire al S0, quali periferiche attivare o la tipologia di connessione di rete.
Quella predefinita è NAT, ovvero il SO virtuale avrà una classe di rete tutta sua, diversa da quella che utilizzate normalmente. Se, invece, scegliamo di utilizzare una configurazione BRIDGE la scheda di rete prenderà un indirizzo libero della vostra stessa classe di rete.
Completati anche gli ultimi ritocchi siamo pronti a iniziare l'installazione. Dalla pagina principale di VirtualBox selezioniamo la VM e clicchiamo sul pulsante Avvia.
Il sistema richiederà la sorgente dalla quale eseguire il boot. Possiamo scegliere di utilizzare il lettore CD/DVD oppure di utilizzare un'immagine .iso.
Una volta effettuata la scelta VirtualBox inizierà la procedura di installazione del SO, il cui procedimento è identico a quello che utilizzeremmo se installassimo su un hardware fisico.
Virtual Box è disponibile per il download sulle seguenti piattaforme: Windows, OS X, Linux e Solaris.
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